14 luglio 2021 – 20:30 / Cevio

3rd European Blues Night

La prima settimana di Cevio ci ha regalato due serate memorabili.


Certo che questa "pazza" estate ci ha messo lo zampino, ma il Vallemaggia Magic Blues prosegue imperterrito il suo percorso, a suon di musica di grande qualità. La prima settimana di Cevio ci ha regalato due serate memorabili e la European Blues Night si candida già sin d'ora a salire sull'ipotetico podio dell'edizione 2021. Il simpatico e talentuoso Copenhagen Slim, con il progetto solistico quale cantante, chitarrista e armonicista ha subito catturato la piazza, facendo aleggiare il più puro spirito del Delta Blues di Robert Johnson e Son House. Di seguito Justina Lee Brown ha ammaliato il pubblico con la sua calda e "rabbiosa" voce, nella quale risaltava tutta la sofferenza patita nella sua gioventù africana. Funk-Soul e Fusion stile Africana con il chitarrista Nic Niedermann in evidenza. Infine, la voce strabiliante e grande presenza scenica Kaz Hawkins, artista capace di unire tecnica e pathos. Un concerto che ha avuto i suoi momenti clou nei brani slow, su tutti Lipstick & cocaine, e negli assolo dell'ottimo chitarrista Stef Paglia. Anche lei dimostra che la musica può lenire le sofferenze e dare nuova vita alle anime disperate. Rimane una delle voci blues più interessanti e preparate dello scenario europeo. Non è mancato l'omaggio a Etta James ("Woman"). 

Presentazione della serata
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Prima serata con la 3a European Blues Night, sul palco musicisti danesi, svizzeri e inglesi. Nisse Thorbjorn, in arte Copenhagen Slim, ha vinto il Danish Blues Award e gira con il progetto solistico quale cantante, chitarrista e armonicista in tutta Europa nel più puro spirito del Delta e del Chicago Blues. Potremo ammirare "A young and talented man living the tradition of the Delta Blues". La cantante Justina Lee Brown, vincitrice dello Swiss Blues Challenge 2019, originaria di Lagos in Nigeria, da più di dieci anni porta la sua musica e il suo messaggio in giro per il mondo, lottando per ciò che ritiene importante: "l'amore e uguali diritti per tutti gli uomini sulla terra". Cresciuta ad Ajegule Town, un ghetto alla periferia di Lagos, la musica, un Funk-Soul che potremmo considerare Fusion Africana, è diventata la sua sopravvivenza e l'amore la sua arma. Chiuderà la serata Kaz Hawkins artista pluripremiata a livello internazionale, capace di unire tecnica e pathos. Nel 2017 ha vinto l'European Blues Challenge conquistando i fan di tutto il mondo. Ha una voce profonda e potente, una presenza scenica prorompente, con la sua energia, il suo talento, la sua gioia di vivere e cantare trasmette ai fans un messaggio pieno di speranza: dimostra che la musica può lenire e talvolta salvare le anime perse. Grazie alla musica lei stessa è risorta dalle proprie ceneri e oggi più che mai rimane una delle voci blues più interessanti e preparate dello scenario europeo. Grande fan della straordinaria Etta James, raggiunta ormai la maturità artistica, può essere considerata una sorta di sua erede.


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Kaz Hawkins

UK

L'erede di Etta James

Kaz Hawkins è un'artista pluripremiata a livello internazionale, capace di unire tecnica e pathos. Nel 2016 ha iniziato la sua carriera da solista, vincendo l'European Blues Challenge e conquistando i fan di tutto il mondo. Ha una voce profonda e potente, una presenza scenica prorompente, con la sua energia, il suo talento, la sua gioia di vivere e cantare trasmette ai fans un messaggio pieno di speranza: dimostra che la musica può lenire e talvolta salvare le anime perse. La sua è infatti una storia di sopravvivenza incredibile. Grazie alla musica lei stessa è risorta dalle proprie ceneri (basta ascoltare il testo del brano Lipstick & Cocaine) e oggi, più che mai, rimane una delle voci blues più interessanti e preparate dello scenario europeo. Nativa di Belfast, scopre molto presto il Blues, il Gospel, il Jazz, tutte quelle musiche afroamericane per le quali possiede voce e groove. Grande fan della straordinaria Etta James, tanto da modificare il suo nome di battesimo in Jamesetta e scegliere come nome d'arte Hawkins, il vero cognome della James. Raggiunta ormai la maturità artistica, può essere considerata una sorta di sua erede. Dopo quattro dischi non sempre facili da trovare, la Dixiefrog si è accorta di lei e d'ora innanzi si potrà ascoltare la musica di Kaz Hawkins anche su CD di facile reperibilità.

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Copenhagen Slim

Denmark

Caldo blues dal freddo nord

Nisse Thorbjorn assunse il nome d'arte Copenhagen Slim già agli inizi della sua carriera nel 2003, quando emigrò a Chicago e quale ospite poté dividere il palco con grandi artisti blues quali Billy Branch, John Primer e Lurrie Bell. Nel 2009 con il suo album solo "CPH Slim" ottenne recensioni a quattro stelle da tutte le riviste specializzate danesi. Vinse inoltre il Danish Blues Award quale musicista dell'anno. Da allora si sono susseguite numerose tour con il progetto solistico quale cantante, chitarrista e armonicista in tutta Europa nel più puro spirito del Delta- e Chicago Blues. Nel 2018 ha pubblicato il suo ultimo lavoro "Robert Johnson wash ere", un titolo che dice tutto e lo scorso anno ha suonato per la prima volta in Australia (19 concerti in 23 giorni) e sempre accolto a braccia aperte ai festival di tutta Europa. Al Magic blues potremo ammirare "A young and talented man living the tradition of the Delta Blues".

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Justina Lee Brown (2021)

CH

Blues africano per la vincitrice dello Swiss Blues Challenge

La cantante Justina Lee Brown è originaria di Lagos, in Nigeria, ma da più di dieci anni porta la sua musica e il suo messaggio in giro per il mondo intero, lottando per ciò che ritiene importante: "l'amore e uguali diritti per tutti gli uomini sulla terra". La sua storia, come quella di troppe donne africane, è costellata di povertà, soprusi, maltrattamenti e violenze sessuali. Justina è cresciuta ad Ajegule Town, un ghetto alla periferia di Lagos, riuscendo con grande forza di volontà a sganciarsi dalla sua tragica realtà. La musica è diventata da allora la sua sopravvivenza e l'amore la sua arma. Nella sua voce risalta tutta la sofferenza e Justina non lo nasconde sul palco, dove sprigiona tutta la sua rabbia. Il Blues ha fatto parte della sua vita sin da ragazzina. Iniziò a cantare in un coro Gospel già a sette anni. Il suo stile invece si avvicina più al Funk-Soul e lo potremmo considerare Fusion Africana. Pubblicato di recente il suo CD "Black and white feeling", racconta parecchio della sua storia passata e della sua esistenza oggi, in procinto di compiere l'ultimo passo che la separa dal successo.

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